Claudio Vimercati SAVONA 18-07-2002, STAMPA, SAVONA, pag.39
Un patito della playstation. Un giocatore cosi’ incallito, talmente appassionato di videogiochi, da rimanere per ore e ore incollato davanti alla tv. Qualche settimana fa, il bambino che e’ savonese e ha dieci anni, e’ stato ricoverato nel reparto di PEDIATRIA dell’ospedale San Paolo con i sintomi di un attacco epilettico e il primario, Amnon COHEN, non ha dubbi: «Sono state derminanti quelle ore passate ininterrottamente a giocare con i videogames. Si tratta di casi rari, ma che possono capitare». Un recente studio giapponese condotto dai ricercatori dell’Universita’ Nihon di Tokyo che hanno esaminato le onde cerebrali di 240 persone, di eta’ compresa fra i 6 e i 29 anni, prima e mentre erano alle prese con i videogames, ha concluso che giocare con i videogiochi per piu’ di due ore al giorno nuoce al sistema nervoso, provoca irritabilita’, perdita di coscienza e nei casi piu’ gravi attacchi epilessia. E’ appunto il caso del bambino savonese che e’ stato colto da malore dopo l’ennesimo pomeriggio passato a giocare con la playstation. Si e’ accasciato sul pavimento in presa alle convulsioni e ha perso conoscenza. I genitori lo hanno subito soccorso e chiamato l’ambulanza. Poi il trasporto all’ospedale San Paolo, le prime cure da parte dei medici, l’esame dell’encefalogramma che avrebbe messo in luce l’attacco epilettico, il ricovero in PEDIATRIA che il bambino ha lasciato dopo qualche giorno di ricovero. Le sue condizioni ora sono migliorate. Dovra’ seguire una cura e soprattutto tenersi lontano dai videogiochi. Ma l’episodio ha attirato l’attenzione del primario, Amnon COHEN, il quale ne trae spunto per invitare i genitori a tenere d’occhio i propri figli e a intervenire se restano per troppe ore a giocare con i videogiochi. «E’ estate – spiega – le scuole sono chiuse, i bambini hanno piu’ tempo libero a disposizione e quindi maggiori possibilita’ di giocare con i videogames. Il consiglio? Non stare troppo a lungo davanti alla televisione. Quanto dovrebbero dedicare ai videogiochi? Non piu’ di un’ora al giorno. E se proprio sono degli incalliti appassionati di playstation e’ bene che ogni tanto facciano delle pause». I bambini in eta’ adolescenziale possono essere esposti al rischio di attacchi epilettici che vengono curati il piu’ delle volte con farmaci anti convulsivi. «Ma – spiega ancora il primario di PEDIATRIA – bisogna distinguere caso per caso, paziente per paziente, tenendo conto dell’eta’ del bambino, dell’esame encefalografico, del tipo di epilessia. E le terapie non durano tutta una vita. Gli attacchi epilettici scompaiono una volta che i pazienti hanno lasciato l’adolescenza». L’epilessia che colpisce i bambini e’ un fenomeno tenuto sotto controllo dai medici del San Paolo. E’ stato, infatti, aperto da tempo un ambulatorio di epilessia pediatrica nel quale prestano servizio due medici di Neurologia. |