Paride Pasquino SAVONA 10-10-2004, STAMPA, SAVONA, pag.38

Tutto pronto il nuovo polo materno infantile del San Paolo. Ostetricia e Ginecologia in locali nuovi di zecca dopo anni di scandalo. Nuove sale operatorie e due nuove vasche per il parto in acqua. Un’offerta in piu’ da parte del San Paolo per quelle partorienti (tante) che per avere migliori servizi si sono spesso rivolte agli ospedali del Basso Piemonte. Ieri mattina l’avvento del parto in acqua a Savona e’ stato presentato ufficialmente nel corso di un convegno che si e’ tenuto nella Sala Rossa del Comune. Non sono mancate anche le voci fuori dal coro, come quella del primario di PEDIATRIA, Amnon COHEN. Grande affluenza di pubblico ieri mattina in Comune a Savona per il convegno «Nascere in acqua» organizzato da Walter Bracco e Marco Siccardi, ginecologi del San Paolo. Sono intervenuti l’ex responsabile del reparto Sergio Rugiati, l’assessore ai Servizi sociali Lorena Rambaudi, il primario della divisione di Ginecologia e Ostetricia del San Paolo, Salvatore Garzarelli, il direttore del dipartimento di Riabilitazione dell’Asl, Paola Pregliasco, il primario di PEDIATRIA Amnon COHEN, l’ostetrica Lia Minetti, Rossella Pisano, l’insegnante di nuoto della Rari Nantes e il ginecologo del San Paolo, Marco Siccardi autori questi ultimi di un libro dedicato proprio al parto in acqua. Un convegno che e’ servito anche ad annunciare le molte novita’ che la Ginecologia-Ostetricia del San Paolo sta per lanciare. Spiega il primario Garzarelli: «Il nuovo reparto e’ praticamente pronto dopo lunghi lavori, mancano solo piccoli arredi e sara’ questione di pochi giorni. Siamo pronti ora a offrire un servizio nuovo e migliore. Non solo il parto in acqua, che ci permettera’ di vincere la concorrenza di altri ospedali che pero’ non sono all’altezza di Savona a livello di centro trasfusionale, rianimazione, chirurgia e presenza di un pediatra 24 ore al giorno. L’altra novita’ e’ proprio nella chirurgia ginecologica con l’acquisto di un idrotermoablatore, il primo in Liguria, che permette interventi non demolitivi all’utero in caso di emorragie dovute a fibromi». Si e’ parlato molto poi dei vantaggi del parto in acqua che a Savona sara’ disponibile a richiesta grazie alle due nuove sale e dell’analgesia del parto. Una certezza ancora lontana, questa, nonostante gli impegni presi dal manager Fracassi. Lorena Rambaudi: «Le richieste sono state tante e occorre superare i problemi economici dovuti alle richieste di gettone che arrivano dagli anestesisti, magari prima che l’analgesia nel parto diventi legge visto che l’iter parlamentare e’ gia’ avviato. Oltretutto e’ assurdo avere oggi la possibilita’ del parto in acqua e non avere ancora il parto indolore». Contro il parto in acqua si e’ espresso pero’ il pediatra COHEN: «Dal punto di vista della madre puo’ essere un vantaggio ma per il nascituro si va incontro a qualche problema. Per noi pediatri le preoccupazioni aumentano sia per il rischio di principio di annegamento del neonato sia soprattutto per quello delle infezioni in acqua. L’ideale sarebbe il travaglio nella vasca ma il parto in ambiente asciutto e asettico».