Quando, più di 20 anni, fa il Dott. Amnon Cohen è arrivato a dirigere il reparto di Pediatria di Savona ha portato una ventata di novità.
Per lui è stato chiaro fin da subito che la cura della malattia doveva andare di pari passo con il prendersi cura del bambino e quindi ha contattato, sul territorio Savonese, attori professionisti che lo aiutassero a far partire il progetto di Clown Terapia a Savona.
Era una grande sfida, perché in quegli anni si sapeva poco di clown dottori e terapia del sorriso, ma per lui era già tutto chiaro e con la collaborazione di Daniela Liaci, Enza Liaci ed Elio Berti diede via a questo meraviglioso progetto.
Ospite d’onore nel 1999 fu Patch Adams che venne a far visita al reparto di Savona. Da quel momento la formazione per i clown- dottori non si è più fermata. Percorrendo strade parallele Daniela Liaci (Dott.ssa Salvagente) ed Elio Berti (dott. Baciccia) hanno arricchito il loro percorso artistico collaborando e frequentando artisti e formatori internazionali, per acquisire le competenze che oggi li riconoscono formatori a livello nazionale per clown-dottori.

Nel 2008 nasce un corso professionale, finanziato dalla Regione attraverso la Provincia di Savona, realizzato in parternariato da Elfo Liguria (Ente Ligure di Formazione), la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Ateneo Genovese, in particolar modo la Cattedra di Pedagogia Speciale retta dal prof. Ricci e il reparto di Pediatria dell’Ospedale San Paolo di Savona con la diretta direzione del primario prof. A. Cohen.
La Regione Liguria inoltre riconosce l’importanza del progetto e definisce così la figura di “Tecnico qualificato nelle arti di clownerie” negli ospedali e nei servizi socio-sanitari, come figura professionale con il compito di affiancare medici e infermieri in corsia, per migliorare la relazione delle persone con la struttura sanitaria e per aiutare i ricoverati a superare le emozioni negative legate alla malattia.
Il tecnico nelle arti di clownerie lavorerà a stretto contatto con lo staff sanitario e in diretta collaborazione con i referenti dell’area educativa durata del corso fu di 620 ore, 300 delle quali si svolgeranno in stage, a diretto contatto con i pazienti.
Tra le materie di insegnamento ci sono state: elementi di patologia pediatrica, psicopedagogia dell’infanzia e psicologia dell’età evolutiva, pedagogia interculturale, igiene, normativa sulla privacy e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, principali tecniche artistiche teatrali e dell’arte circense del clown, tecniche di organizzazione di eventi di intrattenimento, marionette, elementi di magia, tecniche di gioco, elementi di musica. Inoltre: tecniche di gestione della relazione d’aiuto e di intervento in contesti specifici (ad es. reparti di malattie infettive).
Il Prof. Amnon Cohen in quell’occasione ha ribadito l’importanza della figura del clown-dottore nell’assistenza e nella cura del bambino ospedalizzato sia per l’efficacia terapeutica sia per la capacità di sostenere il bambino e la sua famiglia in momento così difficile come può essere il ricovero in ospedale. Sempre Cohen ha affermato l’importanza del clown dottore anche nel sostegno che può offrire a tutti gli operatori sanitari coinvolti nella cura del bambino.
Il Prof. Ricci, ordinario di Pedagogia Speciale presso l’università di Genova, ha infine ulteriormente chiarito l’importanza della figura di clown-dottori che con competenze artistiche e psicopedagogiche è in grado di intervenire nei processi di cura, al fine di garantire un’assistenza integrata al paziente pediatrico e alle altre persone che si trovano in particolare situazioni di disagio. Per questo motivo il percorso di formazione è così importante e può essere inserito in quel più ampio intervento di umanizzazione della cura.
Il riconoscimento della qualifica professionale di “Tecnico qualificato nell’arti di clownerie nelle strutture sanitarie e sociosanitarie, clown in corsia.” , si è concretizzato secondo le indicazioni della delibera regionale andando a formare una figura capace di gestire situazioni emozionalmente forti collegate all’ospedalizzazione attraverso l’utilizzo di un repertorio mutuato dalla clownerie, dal teatro e dalle arti espressive in genere.
A questo corso hanno partecipato, diplomandosi a pieni voti Fabrizio Santoro (Dott. Bisc) e Laura Quaglia (Dott.ssa Sfera) gli altri due clown-dottori della Pediatria che dal 2008 ad oggi portano in reparto la loro esperienza e competenza.
Oggi, l’attività non solo continua con successo , (il gruppo è composto dal Dottor Baciccia, dal Dottor Bisc, dallaDottoressa Salvagente, dalla Dottoressa Sfera e dalla Dottoressa Pimpinella) ma ha saputo adeguarsi ai tempi post-pandemi grazie all’intuito del gruppo stesso oggi ” InQuadro Clown” con un progetto, Chiama il Clown, che mira a raggiungere grazie alle nuove tecnologie, i bambini e io giovani in difficoltà anche fuori del reparto di Pediatria.

L’Associazione oggi inserita a tutti gli effetti nel Runts ha trasformato assieme alle nuove regole del Terzo Settore (che la vede classificata come O.d.V. ) ha colto la sfida di questi tempi aggiornando il proprio Statuto e allargando il campo di intervento in relazione alle nuove problematiche del mondo infantile e giovanile legate al post pandemia. Tra i tanti Progetti in campo la proposta dei Clown Dottori ci vede in prima linea per cercare di raggiungere anche il più nascosto ragazzo o ragazza che viva un momento di difficoltà. Nonostante al nostro ormai ventennale impegno a sostegno di numerosi progetti per il reparto di Pediatria dell’Ospedale San paolo di Savona ci pare importante non trascurare il grido di allarme che arriva dal Territorio in merito a un disagio giovanile sempre più diffuso e sempre più difficile da intercettare. L’immediato appoggio da parte della Fimp provinciale ci ha garantito il rispetto delle nostre finalità operative, offrendoci come appoggio per i Pediatri che riterranno utile la nostra proposta. Una esperienza importante la stiamo già vivendo grazie ai fondi famiglia, una collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, la Asl e la nostra associazione per impegnare fondi della Regione Liguria destinati alle mamme in difficoltà prima durante e nei primi cinque anni dopo il parto. Un lavoro costante di monitoraggio da parte del territorio, dei servizi sociali, delle strutture Asl preposte per attivare ogni volta che sia necessario un protocollo che dopo aver individuato la persona in difficoltà attivi le figure professionali più idonee e le metta a disposizione per trovare soluzioni ai vari tipi di problemi. Con il Progetto Chiama il Clown riteniamo che possiamo arricchire l’offerta di servizi per il mondo dei più piccoli interagendo grazie alla tecnologia, direttamente là dove esiste la difficoltà. Da sempre la nostra Associazione ha scelto si la strada maestra del volontariato, ma si è resa conto nel vivere la realtà che in questo campo è necessario l’intervento di figure professionali in grado di individuare il problema e di saper scegliere le soluzioni più idonee per affrontarlo. Per Questo abbiamo raccontato prima la storia dei Clown Dottori che hanno vissuto un percorso formativo lungo e complesso in grado di farli divenire strumento di aiuto e non inutile impiccio. Le figure che si raggruppano sotto il logo di InQuadro Clown sono professionisti riconosciuti e capaci con più di vent’anni di esperienza.